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04/05/2019

Stufe antiche originali d'epoca.

Come scegliere una stufa antica.

Il fuoco della legna è stato per molti secoli l’unico modo per riscaldare le proprie case e per cucinare. In principio fu il fuoco aperto, fatto direttamente a terra; poi all’interno di forni e camini, ed infine arrivarono le stufe. Quest’ultime sono diventate nei secoli, soprattutto nelle zone alpine, il centro della vita domestica: attorno al calore della stufa sono cresciuti bambini, si sono raccontate storie, stipulati contratti, vissuti momenti indimenticabili. Cosa c’è di meglio che riscaldarsi davanti ad una cara e vecchia stufa all’interno della quale arde vivacemente il fuoco ?

Stufe antiche originali d'epoca.

Le stufe antiche rappresentano il nostro passato. Come diceva William Faulkner “Il passato non muore mai. Non è nemmeno passato”. Anche se con l’avvento di nuovi combustibili e di nuove forme di riscaldamento la vita domestica è notevolmente cambiata, le stufe hanno continuato a mantenere il loro ruolo, e negli ultimi anni sono ritornate in maniera precisa e prepotente nel luogo che gli spetta: il cuore della casa. Nei secoli scorsi la stufa a olle era considerata un vero e proprio status symbol, e le famiglie abbienti manifestavano la loro potenza e ricchezza anche con la magnificenza delle loro stufe. Nei palazzi si trovano spesso stufe alte anche più di 3 metri, riccamente decorate a bassorilievo, dipinte, con figure mitologiche, sacre, profane. La stufa era un’opera d’arte da esibire a chi veniva accolto nella propria abitazione, proprio come poteva essere un quadro, un affresco. E le stufe antiche che sapientemente recuperiamo, sono delle vere e proprie opere d’arte, dei pezzi unici, irripetibili.

Le stufe antiche si differenziano soprattutto per due fattori: l’epoca e la manifattura di produzione. Le più antiche sono le stufe Gotiche. Di queste la più antica oggi conservata è la stufa del Castello Principesco di Merano, databile al XV secolo. Per lo più di colore verde, si tratta di mattonelle invetriate, realizzate con argille locali e smaltate con ossidi di ferro. Le formelle sono per lo più di formato piccolo, circa 20x20 cm e possono raffigurare dei motivi geometrici, floreali e degli stemmi. Nel 1500 compaiono le stufe Rinascimentali. In questa epoca le stufe diventano molto più particolari; c’è un impiego variegato di colori, di contrasti cromatici, i colori degli smalti sono quelli del giallo, del blu, marrone, verde e bianco. Zoccoli e cornici diventano complessi, le mattonelle sono ricche di rappresentazioni figurative. Tra la seconda metà del 1600 e la prima metà del 1700 compaiono invece le stufe Barocche. Queste stufe si caratterizzano per le superfici molto movimentate. Caratteristiche fondamentali sono le linee curve, dagli andamenti sinuosi, come elissi, spirali, motivi che si intrecciano tra di loro largamente utilizzati nelle decorazioni a bassorilievo. Perlopiù di colore bianco e verde, verranno fabbricate fino anche alla metà del 1800. Successivamente compaiono le stufe Rococò, prodotte dalla seconda metà del 1700 fino alla metà del 1800. Queste stufe sembrano in realtà più un’appendice del Barocco che non un nuovo stile. Sono per lo più asimmetriche, caratterizzate da ondulazioni ramificate in riccioli e lievi arabeschi floreali, smalti bianchi con ricche decorazioni in foglia d’oro. Si distinguono per la grande eleganza, la sfarzosità delle forme e la grandezza delle dimensioni: anche in Trentino si trovano stufe che raggiungono altezze superiori ai 4 metri. Il periodo di maggiore sviluppo delle stufe a olle Trentine, ma in generale in tutta Europa, coincide con il XIX secolo. In questo periodo storico, al fine di celebrare l’ascesa al potere di Napoleone Bonaparte, si sviluppo lo stile Impero, che si diffuse in gran parte del continente. Al gusto dell’equilibrio e delle proporzioni si aggiunsero decorazioni con motivi greci, romani, egiziani, colonne, cornucopie traboccanti, aquile e molto altro. L’ascesa della classe borghese benestante, favorisce lo sviluppo e l’espansione anche delle stufe. Solamente in Trentino in questo secolo lavorano a pieno regime una decina di fornaci che producono per lo più stufe. La più famosa a Trento fu quella di Giuseppe Bormiolli, attiva fino al 1889: delle oltre 2.000 stufe uscite dai loro forni, quasi la totalità rispecchia lo stile Impero. In valle di Non le fornaci Cavosi e Tomazzoli sfornarono migliaia di stufe, perlopiù contraddistinte dal colore verde con fregi bianchi. In alta valle di Sole la bottega Mosconi produsse stufe in stile Impero riccamente decorate con colonne, putti, cariatidi e cartigli. Nella valle di Fiemme le fornaci Zeni e Tomasi-Corradini seguirono alla stessa maniera lo stile tanto in voga in quel periodo. Ultimo periodo, nato verso i primi anni del 1900, è quello che ha visto la produzione delle stufe Liberty. In Italia fu particolarmente noto per l’introduzione di decori floreali, e questo avvenne anche per le maioliche delle stufe. Le dimensioni delle mattonelle rispecchiano le misure standard attuali, circa 25x25 e le stufe sono perlopiù di forma a parallelepipedo.

La vasta gamma di stili, forme, materiali, colori che nella nostra collezione di stufe antiche potrete trovare, vi mette nella fortunata condizione di poter scegliere la stufa che si adatta meglio allo stile della vostra casa, lasciando solo che siano i vostri sensi a guidarvi nella scelta. Nella nostra sala mostra – museo le stufe le potrete vedere e toccare, non semplicemente visionare su un catalogo o sullo schermo di un computer.Scegliere una stufa antica per la propria abitazione può essere più semplice di quanto possa sembrare. Noi sapremmo di sicuro aiutarvi nella scelta, illustrandovi caratteristiche e potenzialità di ogni stufa antica, studiando con voi la migliore soluzione di installazione. Saranno le nostri abili mani artigiane a collocare la stufa nella vostra abitazione.

E ricordatevi che con una stufa antica, è sempre amore a prima vista.