Museo stufe antiche

Le stufe antiche raccontano la tradizione per il calore naturale che contraddistingue la nostra terra.  Nel 2010 nasce il nostro museo , luogo in cui viene riscoperta e valorizzata l’arte del calore. Il visitatore rimane affascinato davanti ai manufatti artigianali raccolti, restaurati ed avvalorati.

IndirizzoVia Alto Adige 200
38121 Trento
Orario su appuntamento Telefono 0461 993113

Museo stufe antiche

In questo luogo magico si custodisce la cultura che l’artigiano deve fare attorno al suo prodotto, cosa che purtroppo oggi, succede molto raramente. Qui nasce anche l’amore e la passione che esprimiamo in ogni nostro manufatto artigianale. Anche se il museo vero proprio è nato solo nel 2010, la ricerca delle stufe, degli arnesi e dei documenti, è iniziata molto tempo prima. Nostro padre recuperò la prima stufa antica già nel 1982, salvandola da una fine ingloriosa in una discarica di inerti lungo il greto del fiume Avisio. Con il passare degli anni le stufe iniziarono ad aumentare di numero e di varietà: oggi la collezione conta circa 130 stufe, molte delle quali esposte al pubblico. All’interno del museo si possono ammirare stufe a olle Bormiolli, Cavosi, Biasi, Tomazzolli, Leonardi, Tomasi e Zeni, tutte prodotte all’interno di antiche fornaci operanti sul territorio trentino. Sono inoltre esposte varie mattonelle di altre manifatture, anche estere.

Il nostro museo delle stufe antiche conta un primato ineguagliabile: vi si trova la più vasta e completa collezione di stufe originali Bormiolli, oltre ad un campionario completo dei prodotti realizzati all’epoca da questa antica fornace. La più antica stufa della collezione è del 1620 circa, di produzione trentina-tirolese, mentre la più recente è del 1910, di produzione nonesa. La ricerca ed il recupero di queste autentiche opere d’arte è per noi costante, e ci impegna ogni giorno. Tale sforzo è riconosciuto innanzitutto dai visitatori che richiedono di poterlo visitare, ma anche dalle pubblicazioni e dai quotidiani che ne hanno parlato e che ne parleranno ancora.